A.C. 1039 ed abbinate
Grazie, Presidente. Noi pensiamo che questa giornata sia tra le più importanti della legislatura. Approvare il nuovo codice antimafia significa dare una spinta più forte al contrasto contro le mafie e il crimine organizzato, significa condurre una lotta senza quartiere sul terreno percorso trentacinque anni fa con la legge che porta il nome di Pio La Torre e Virginio Rognoni, e sul terreno che ci indicò poi anche Giovanni Falcone (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). È il terreno nel quale colpire davvero le mafie, certo sul piano giudiziario, certo sul territorio, certo con l'azione di polizia e carabinieri, ma anche su quello dei patrimoni illeciti, dei beni frutto delle attività criminali, dei narcotraffici, delle tratte di uomini e donne, di tante altre forme di illegalità criminale e mafiosa.
Ma la sfida da vincere ancora definitivamente è quella di dimostrare che la gestione dei beni e delle imprese confiscate e delle aziende confiscate può essere fatta dal Paese con rapidità, efficienza e trasparenza, quella di dimostrare che beni e imprese sequestrati ai mafiosi e assegnati a giovani, a cooperative, a lavoratori, possono camminare sulle proprie gambe, stare sul mercato, competere rispettando le regole della libera concorrenza, creando lavoro buono, ricchezza pulita, riscatto sociale.
Per noi questo è il primo grande significato di questo lavoro, che è durato anni e che vede il Parlamento in sintonia con tanta parte del Paese, con tante associazioni che si battono per la legalità, a partire da Libera, con tante imprese che rispettano le regole. Per questo è difficile capire come si faccia a non votare questa legge di portata storica, pur mantenendo anche riserve su singoli punti. Già il relatore Davide Mattiello, che ringraziamo per la tenacia e l'impegno con cui ha lavorato per questo obiettivo, ha illustrato i punti più qualificanti: il rafforzamento dell'Agenzia nazionale, il sostegno manageriale alle imprese, i nuovi e più stringenti requisiti per la nomina degli amministratori giudiziari, le misure contro le infiltrazioni. Sono stati poi dati da lui, da tanti altri interventi, chiarimenti sulla piena compatibilità di queste misure con i pronunciamenti della Corte costituzionale e della giustizia europea.
È stato anche ricordato il parere positivo dato all'unanimità dal Consiglio superiore della magistratura. Abbiamo sentito gridare a barbarie, barbarie giuridica, a legge liberticida. Via, un po' di equilibrio, direi all'onorevole Sisto, un po' di ragionevolezza. Mandare a monte questo provvedimento, questa sì che sarebbe stata barbarie. E barbarie giuridica, semmai, in anni non troppo lontani, sono state leggi che depenalizzavano il falso in bilancio, leggi che, con prescrizione quasi istantanea - e lo dico con ironia, ma ci siamo capiti - magari impedivano lo svolgimento di certi processi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Ma abbiamo ascoltato anche toni e discorsi, da ultimo l'onorevole Bonafede, da parte degli esponenti del MoVimento 5 Stelle per noi inaccettabili. Con un atteggiamento miope, di parte, con emendamenti di bandiera, avete seminato mine contro questa legge. Eppure lo sapevate e lo sapete: se la legge fosse stata modificata, magari ci sarebbe stato il rischio che non ci sarebbero stati i tempi per la definitiva approvazione e sarebbe morta, avremmo buttato via anni di lavoro, avremmo costretto la nuova legislatura a iniziare da capo. Ma perché, onorevole Bonafede, non lo capite? Vi manca forse il numero di telefono di don Ciotti per capirlo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)? Ma, del resto, l'impressione è sempre la stessa: sembra che vi dia fastidio che il Parlamento e la maggioranza approvino leggi come questa. A voi piace dipingere un Parlamento di fannulloni, che non fa niente; sembra quasi che vi abbia deluso il fatto che in questi anni si siano approvate leggi come, per esempio, quella contro il falso in bilancio, contro il voto di scambio politico-mafioso, contro i reati ambientali, contro il caporalato, contro l'autoriciclaggio o per il sostegno e il rafforzamento dell'Anac.
È sembrato quasi dare fastidio che si siano aumentate le pene contro i reati di corruzione. È più comodo gridare e lanciare caricature degli atteggiamenti delle altre forze politiche, e del PD in particolare. Noi possiamo sbagliare, possiamo certamente avere commesso e commettere errori in questi anni. Tante leggi e riforme approvate, anche nel campo della giustizia, potranno avere difetti, necessità di correzione nella loro concreta applicazione, perché noi non siamo una setta infallibile e non giudicabile, dove il dissenso è punito. Però, credo sia giusto affermare e rivendicare che siamo stati, come PD, in questo Parlamento, forza centrale di Governi che, senza sbraitare, leggi e provvedimenti contro la corruzione li hanno fatti e approvati per davvero (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Siamo stati colpiti anche dall'atteggiamento tenuto su un punto che ha fatto discutere, dell'allargamento della platea dei soggetti a cui si può applicare questa legge, cui possono applicarsi le misure di prevenzione. Ebbene, a criticare la parte del provvedimento che prevede il sequestro di prevenzione anche in caso di reati associativi di corruzione sono state importanti forze sociali. Penso alla Confindustria, ma non solo; sono state componenti importanti dell'avvocatura, sono stati alcuni magistrati, alcuni giornali di solida tradizione democratica, e sono state alcune personalità impegnate in prima fila nella lotta alla corruzione, alle mafie, alla criminalità. Noi abbiamo ascoltato tutti, compresi i pareri opposti a questi altrettanto autorevoli, come quello del procuratore nazionale antimafia Roberti. Abbiamo rispettato tutti i punti di vista, anche quelli contrari e, in certi casi, legittimi; forse esagerati, visto che i sequestri di prevenzione per questa fattispecie di corruzione avverranno solo in caso di palese accertamento, dopo un'indagine, di un marcato divario tra beni e patrimoni dichiarati e quelli realmente accertati, cosa che può obiettivamente nascondere il rapporto con le attività mafiose.
Del resto, onorevole Sisto, lo dico ancora a lei, le vicende di queste ore avvenute in Lombardia, a Seregno, dimostrano le connessioni tra la mafia e la corruzione, connessioni che si fanno sistema, anti-Stato che si fa Stato (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Questa è barbarie, e non sento troppe parole di condanna per questi episodi. E al MoVimento 5 Stelle dico che abbiamo ascoltato davvero le opinioni e i dissensi, non abbiamo pensato che venissero da amici dei corrotti. A voi del MoVimento 5 Stelle, e ve lo dico con un dibattito parlamentare, senza polemica particolare: non mettete in ogni caso e preventivamente le manette agli avversari politici, che a prescindere sono sempre colpevoli di qualsiasi nefandezza. Gli avversari politici per voi sono colpevoli a prescindere, il sindaco di Bagheria è innocente a prescindere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Vi invito, però, a fare attenzione, e lo dico a tutti noi: attenzione, che a mettere le manette a prescindere si arriva a mettere anche le manette alle idee, e questo non possiamo in alcun modo consentirlo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Infine, noi invitiamo il Governo a monitorare e verificare scrupolosamente l'applicazione della legge, in particolare per quanto riguarda queste possibili criticità, e invitiamo a farlo nei prossimi mesi, nel prossimo periodo, senza pregiudizi di nessun tipo, valutando l'efficacia delle norme approvate e, se c'è bisogno, l'eventualità di correzioni.
Ma diciamo questo, in conclusione, sapendo che stiamo per approvare un provvedimento di valore storico contro le mafie, un provvedimento che dedichiamo a tutti coloro che non si sono mai rassegnati anche a costo della vita, a molte ragazze e ragazzi che si battono per il rispetto delle regole, del merito, della legalità per la civiltà che dedichiamo a Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) che sta lì ad assistere in tribuna, scampato da un grave attentato proprio per la sua gestione trasparente, scelte che abbiamo fatto diventare legge inserendole nel codice e lo vogliamo dedicare ai ragazzi che a Scampia hanno avuto la forza e il coraggio qualche giorno fa di riaprire, nei luoghi della violenza e dello spaccio, di riaprire dopo quarant'anni una cosa semplice e bella e perciò straordinaria: una libreria per spacciare cultura, socialità, voglia di futuro. Con tali motivazioni annuncio il voto favorevole del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico - Congratulazioni).